News del 31/03/2017

Riqualificazione e valorizzazione dei laghi di cava

La prima piana del Po, da Saluzzo a Torino, ha tutte le caratteristiche del resto della pianura padana, ma con una cosa in più, poco appariscente ma importante: riposa sul miglior giacimento di ghiaie d'Italia, il più ricco e soprattutto ottimo per la qualità produttiva. Non per caso una ventina di importanti attività estrattive sono situate lungo quel tratto di fascia fluviale, e la loro attività negli ultimi vent'anni, in parte condizionata dalla ""convivenza"" con gli enti di gestione dell'area protetta, è argomento interessante di una racconto e di una riflessione.
Il soggetto del racconto è l'impresa collettiva che risulta come prodotto, solo in parte consapevole, del lavoro (in parte contrastante e in parte convergente) di molti uomini, delle loro istituzioni e delle loro aziende, strette in una relazione che in una prima fase sembrava costrittiva, ma che si sta dimostrando nel tempo proficua e sostenibile. È l'impresa che in vent'anni ha condotto le attività estrattive in acqua da un ruolo ""corsaro"", di profitto a scapito degli equilibri ambientali e della sicurezza idraulica del territorio, ad una funzione di sostegno, fondamentale per le strategie della rete ecologica regionale e della valorizzazione del fiume.
Questo racconto da oggi può essere liberamente consultato a al link sottostante.
La pubblicazione, anche in formato cartaceo, può essere richiesta gratuitamente al Parco.


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